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1) Dizion. 5° Ed. .
CARESTIA
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CARESTIA.
Definiz: Sost. femm. Scarsezza grande; e dicesi propriamente delle cose necessarie al vitto.
Dal lat. carescere o carere. –
Esempio: Vill. G. 605: I Romani, avendo gran carestia di vittuaglia, per lo gran caro che generalmente era per tutta Italia, dogliendosi del re Ruberto che non la fornia del Regno, a romore si levò il popolo.
Esempio: Stef. March. Istor. 8, 89: E quel medesimo anno di vino fu gran carestia, perocchè valse fiorini uno lo barile di ricolta.
Esempio: E Stef. March. Istor. appr.: Ancora fu carestia di carne, perocchè quell'anno era stata in Lombardia la guerra, e in Toscana, e in molte luogora; per la quale cagione non era venuto a Firenze bestiame di Puglia, d'onde ne solea venire assai.
Esempio: Nard. Liv. Dec. 22: Durava nondimeno l'assedio e la carestia del frumento, ch'era in grandissimo pregio.
Esempio: Segn. B. Stor. Fior. 165: Non potendo più sostenere i disagi d'una gran carestia.
Esempio: Manett. Ragion. 36: Da potersi mettere in uso per alimento umano, ed in urgenza grande soltanto o in tempo di carestia.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 89: E quelli in specie della Poesia Pensano agli anni della carestia.
Definiz: § I. E per similit., riferito a danari, agi, comodi, o a cose materiali di qualsivoglia specie. –
Esempio: Sigol. Viagg. Sin. 61: E per questa carestia di legne non vi si cuoce per li cittadini in casa.
Esempio: Guicc. Stor. 1, 29: Aggiugnersi la carestia de' danari, de' quali si stimava avesse a bisognare grandissima quantità.
Esempio: E Guicc. Stor. 4, 38: Alle quali cose, che si potevano forse in qualche parte scusare per la carestia che avevano di danari e di alloggiamenti, aggiunsero ec.
Esempio: Varch. Stor. 3, 28: Queste paghe sono quando maggiori e quando minori, secondo la diversità della riforma del Monte, che si fa ogn'anno, e secondochè la città ha abbondanza o carestia di danari contanti.
Esempio: Cellin. Pros. 118: Avendo carestia dell'acqua, Iddio lo soccorse insegnandogli che Aron, fratello di Moise, percotessi con la verga una pietra, della quale saltava vivissima acqua.
Definiz: § II. E figuratam. per Scarsezza, Mancanza, Difetto; detto per lo più di cose morali e anche di persone. –
Esempio: Vinc. Tratt. Pitt. 4: Chi biasima la pittura, biasima la natura,.... e per questo il detto biasimatore ha carestia di sentimento.
Esempio: Gio. Fior. Pecor. 1, 239: Sendo in Roma carestia di donne, ordinò di fare una bellissima festa.
Esempio: Bern. Orl. 4, 11: E se di più aiuto hai carestia,... T'offerisco anco la persona mia.
Esempio: Guicc. Op. ined. 3, 196: Alterossi la città assai per questa nuova, ma molto più si alterò e sbigottì il Duca, parendogli avere gran carestia di partiti.
Esempio: Nard. Liv. Dec. 11: Fu ancora aggiunto il Janicolo alla città, non per carestia di luogo; ma perchè ei non fosse qualche volta un ricetto e bastia di nemici.
Esempio: E Nard. Liv. Dec. 244: Questo ancora faceva più tosto per carestia d'altro migliore modo, che per speranza dell'effetto.
Esempio: Car. Lett. var. 131: Ma io giudicherei che fosse a proposito farlo venire, perchè qui è carestia di chi scriva.
Esempio: Borgh. V. Disc. 2, 266: Generalmente si vede per tutta l'istoria sua, che appena tocca i capi e la somma delle cose, e quelle molto strettamente; il che dalla pura carestia delle speciali notizie nasce.
Definiz: § III. Carestia si usò anche per Avarizia. –
Esempio: Firenz. Pros. 2, 22: E rivoltandomi per l'animo la carestia di costui [Petronio],.... risposi ec.
Definiz: § IV. Far carestia, o a carestia, di una cosa, vale Adoperarla con riservo, a miccino, Usarne o Darne scarsamente, Esserne molto parco o avaro. –
Esempio: Cant. Carn. 293: Nel parlar tuttavia Del ver fa carestia.
Esempio: Firenz. Comm. 1, 327: Voi fate tanta carestia de' fatti vostri, ch'è una morte.
Esempio: E Firenz. Comm. 1, 385: Non mi son mai saziato d'un mezzo sguardo; chè la faceva una carestia di questi suoi occhi.
Esempio: Dat. Vegl. 222: Portò in Firenze molte anticaglie,.... e senza alcuna mercede, alle persone civili e di qualche intelligenza, non facea carestia di mostrarle.
Esempio: Magal. Com. Inf. 79: Senza farsi molto pregare, non fanno carestia di raccontarli anche a chi non si cura saperli.
Definiz: § V. Bandire la carestia si disse proverbialmente per Dare argomento di prossima carestia, Spargerne il timore. –
Esempio: Adr. G. B. Stor. 59: Si diede commessione agli Otto di pratica, che oltre all'altre cure, prendessero anco questa di tenere la città e 'l dominio fornito, provedendo in que' modi che giudicassero migliori; temendo che creandosi ufiziali d'abbondanza, a' quali solamente si aspetta tal cura, non fusse, come si dice per volgar proverbio, un bandire la carestia.
Definiz: § VI. Mettere carestia in una cosa o a una cosa o Portare carestia in una cosa o a una cosa, vale Farne gran consumo, detto specialmente di cibi o bevande. –
Esempio: Ar. Sat. 1, 155: Ed a messer Moschin pur dia la caccia, Al fra Gualengo ed a' compagni loro, Che metton carestia nella vernaccia.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 11, 41: Fammi ritornare a casa mia, Dove ho di nipotine una brigata Che mettono al pan bianco carestia.
Definiz: § VII. In proverb. A tempo di carestia pan veccioso, o vecciato; cioè, La necessità fa parer buono quello che non parrebbe nell'abbondanza. –
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 73: Fur costretti.... a torre un paio Di pani di tritello e di saggina, E il divorâr, benchè orrido al palato; Tempo di carestìa, pan vecciato.
Definiz: § VIII. Pure in proverb., Carestia prevista o aspettata non venne mai; e vale, Chi si provvede anticipatamente non sente i danni della carestia.